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Michela Fontana è nata a Milano, si è diplomata al liceo classico Carducci, ha frequentato per due anni la facoltà
di Filosofia, e si è successivamente laureata in Matematica -con il massimo dei voti- presso l’Università degli
Studi di Milano. Dopo alcuni anni dedicati all’insegnamento all’università e
nella scuola media superiore, ha
lavorato per oltre un decennio come
giornalista scientifica (professionista dal 1990) per i più importanti quotidiani e
periodici (tra cui La Stampa, Panorama ,Il Corriere della sera, Italia Oggi). Ha trascorso lunghi
periodi all’estero nell’arco di un ventennio. Nel 1990 -91 ha trascorso un anno a Cambridge-USA ,
vincitrice della borsa di studio Knight Science Journalism
Fellowships del MIT-Massachusetts Institute of Technology. Dal 1992 al 1996 ha lavorato
per il Ministero
degli Affari Esteri italiano ,
in qualità di Addetto Scientifico presso l’Ambasciata d’Italia a Ottawa, Canada. Successivamente ha vissuto – accompagnando il
marito nei suoi soggiorni di lavoro - tre anni a Pechino (1999-2002) quattro a Ginevra (2002-2006) quattro a Roma (2006-2010) e due anni e mezzo a Riad in Arabia
Saudita (2010-2012). Da Pechino ha collaborato su temi di scienza,
cultura e costume con Panorama, Io Donna, Gioia, Il Nuovo.it e ha raccolto
il materiale per la stesura di Matto Ricci (vedi scheda) . In Arabia Saudita ha raccolto le
interviste alla base di Nonostante il
velo (vedi scheda) Attualmente vive a
Milano.
Durante la sua attività professionale in Italia ha svolto anche numerose collaborazioni editoriali (Garzanti, Mondadori, Bruno Mondadori), ha condotto seminari presso le facoltà di Filosofia e di Fisica dell’ Università statale di Milano e ha condotto il Forum Cina presso il Collegio di Milano (2006 – 2007) (www.collegiodimilano.it)
Per il teatro ha scritto il testo Percorso nel Grande Laboratorio per il Faust a Copenhagen rappresentato
al Piccolo Teatro Studio di Milano (1988 regia di Giorgio Strehler) e il testo dello spettacolo Matteo Ricci, un gesuita scienziato alla corte dei Ming, rappresentato
al Teatro Minerva di Minerbio, al Festival della Scienza di Genova, e alla Fondazione Giorgio Cini (2009, regia di Ruggero Cara)
E’ stata responsabile scientifica del convegno internazionale China and the West today:
lessons from Matteo Ricci tenutosi alla Fondazione Giorgio Cini,
isola di San Giorgio Maggiore, Venezia 26-29 maggio 2009 e ha collaborato con la Fondazione Cini per l’ideazione dell’ International
Workshop Sustainability
of local commons with global value:
Venice and its lagoon, Isola di San Giorgio Maggiore, Venezia
Novembre 4-5, 2016
I Libri di Michela Fontana (maggiori dettagli di ciascun libro nelle schede)
Ha curato il volume di Tomaso Poggio L'occhio e il cervello Roma, Theoria, 1991, con un’intervista della curatrice all'autore
.
Ha pubblicato un’ intervista a Massimo Cacciari dedicata al tema dei rapporti
tra scienza e filosofia, nel volume Conoscenza e complessità ,
Roma, Theoria, 1993.
Ha scritto:
Percorsi calcolati, Recco, Le Mani, prima edizione 1996 ,seconda
edizione 1997, vincitore - nel 1998 – del Pirelli
International Award per la divulgazione scientifica .
Un
viaggio nella scienza contemporanea seguendo il filo conduttore della matematica
Matteo Ricci. Un gesuita alla corte dei Ming, Mondadori, Milano
(Le Scie , I ed. aprile 2005, II ed. luglio 2005, edizione Oscar gennaio
2008 (3 edizioni)
La biografia del gesuita Matteo Ricci, primo mediatore culturale tra Cina
ed Europa
Il volume è stato tradotto in inglese (Rowman& Littlefield, Boulder, 2010) e in francese (Salvator, Prigi, 2010). L’edizione francese ha vinto il Grand prix de la biographie
politique 2010
Cina La mia vita a Pechino Le
Mani, Recco, 2008
Un resoconto un po’
scanzonato della vita dell’autrice a Pechino
Matteo Ricci Gesuita Scienziato Umanista in
Cina (anche in versione inglese) De Luca Editori
D’Arte, Roma, 2010
La
vita e l’opera di Matteo Ricci in un libro riccamente illustrato
Nonostante il velo VandA e-publishing, Milano, 2015
Un reportage dentro il paese più chiuso del mondo arabo attraverso le voci delle donne saudite che per la prima volta raccontano la lora vita, nel paese dove le donne non possono guidare e dipendono tutta la vita da un guardiano
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